06 Maggio 2025
Auto aziendali: le novità normative del 2025
Con l’inizio del 2025 sono entrati in vigore importanti aggiornamenti riferiti alla normativa che regola l’uso e la tassazione delle auto aziendali in Italia. Questi cambiamenti, introdotti dal Governo nell’ambito della transizione ecologica e del contenimento dei costi pubblici, mirano a favorire l’adozione di veicoli a basse emissioni e a ridefinire il trattamento fiscale dei benefit aziendali.
Il nuovo sistema di tassazione 2025
A partire dallo scorso 1° gennaio 2025, per i veicoli concessi in uso promiscuo ai dipendenti, sono state modificate le quote da assoggettare a imposizione fiscale e contributiva agevolando quelle aziende che prediligeranno la concessione di veicoli a ridotto impatto ambientale. Infatti, la Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024) ha modificato l’articolo 51, comma 4, lettera a) del TUIR, introducendo il nuovo criterio di tassazione basato sulla tipologia di alimentazione del veicolo:
- 10% del valore convenzionale per i veicoli a trazione Elettrica;
- 20% del valore convenzionale per i veicoli a trazione Ibrida plug-in;
- 50% del valore convenzionale per la restante parte dei veicoli a trazione termica.
Queste percentuali si applicano al costo chilometrico ACI per una percorrenza convenzionale di 15.000 km.
Clausola di salvaguardia
A seguito di richieste da parte delle associazioni di categoria, in sede di conversione in Legge del Decreto Bollette, è stata inserita una clausola di salvaguardia, attraverso il comma 2-bis all’articolo 6 del D.L. 19/2025, che ha previsto l’esclusione dal meccanismo di tassazione della Manovra 2025, stabilendo così una disciplina transitoria, per i veicoli ordinati dai datori di lavoro entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo entro il 30 giugno 2025, al fine di tutelare situazioni già in essere; per questi mezzi, infatti, continua ad applicarsi la normativa previgente, basata sulle emissioni di anidride carbonica, secondo la predetta classificazione.
Questa disciplina si applica solo se l’assegnazione del mezzo avviene entro il 30 giugno 2025 e l’ordine è stato effettuato entro il 31 dicembre 2024, mentre, in tutti gli altri casi, si applica la nuova regola del 50% sul valore ACI, salvo eccezioni per elettrici e ibridi plug-in.
Tabella di confronto tra normativa 2024, regime transitorio e nuova disciplina da luglio 2025
Regime |
Requisiti temporali |
Categoria veicolo |
% imponibile ai fini IRPEF (valore convenzionale) |
Note |
Normativa 2024 |
Auto concesse in uso entro il 31/12/2024 |
0–60 g/km CO₂ |
25% |
Veicoli elettrici e plug-in |
|
|
61–160 g/km CO₂ |
30% |
Termici efficienti |
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|
161–190 g/km CO₂ |
50% |
Prima soglia penalizzante |
|
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>190 g/km CO₂ |
60% |
Veicoli ad alte emissioni |
Regime transitorio 2025 |
Veicoli ordinati entro il 31/12/2024 e concessi in uso entro il 30/06/2025 |
Stesse categorie della normativa 2024 |
Stesse percentuali del 2024 |
Conferma del regime agevolato |
Nuova normativa dal 01/07/2025 |
Auto concesse in uso dal 01/07/2025, a prescindere dalla data d’ordine |
Elettriche (BEV) |
10% |
Forte vantaggio fiscale |
|
|
Ibride (HEV/PHEV) |
20% |
Tassazione ridotta |
|
|
Veicoli termici (benzina/diesel) |
50% |
Tassazione ordinaria |
Considerazioni finali
Il nuovo assetto normativo, a regime dal 1° luglio 2025, mira a premiare le aziende e i dipendenti che optano per veicoli a ridotto impatto ambientale, soprattutto elettrici e ibridi plug-in, grazie a una tassazione agevolata sul fringe benefit. Al contrario, i veicoli a combustione tradizionale subiranno un trattamento fiscale più sfavorevole.
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